«Artisti dell’Opera», un club di aziende per valorizzare le pere ed il brand

Saranno gli “Artisti dell’Opera”  a distribuire, in esclusiva per il canale dei Centri agroalimentari,i frutti della compagine nata quattro mesi fa dall’unione d’intenti di 18 primarie realtà (Agrintesa, Alegra, Apo Conerpo, Apo Scaligera, Apol Industriale, Cico, La Diamantina, FruitModena Group, Iaffa, Ital-Frutta, Mazzoni, Naturitalia, Op Ferrara, Op Francescon, Opera, Orogel Fresco, Patfrut, Sant’Adriano) cui fanno riferimento un migliaio di frutticoltori che esprimono circa 200 mila tonnellate di pere. Un mercato, quello dei Centri agroalimentari, da cui transitano il 45% dei volumi di pere commercializzate in Italia.

Gli “Artisti dell’Opera” sono un club di importanti operatori commerciali del settore ortofrutticolo di alcune delle principali province italiane di Torino, Genova, Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano, Verona, Vicenza, Padova, Trieste, Udine, Treviso, Bologna, Rimini, Firenze, Livorno, Cagliari, Oristano, Pescara, Roma, Salerno, Bari, Lecce, Foggia, Cosenza,  Palermo, Agrigento e Catania.

“Abbiamo coinvolto una quarantina tra le maggiori aziende insediate in oltre 20 province di tutta Italia — ha spiegato a Italiafruit News il direttore generale di Opera, Luca Granata — per consolidare ulteriormente un progetto che, un po’ alla volta, vuole riportare all’attenzione del grande pubblico la pera, un frutto tipicamente italiano, squisito, dal profilo nutrizionale eccellente, ma fino ad oggi purtroppo comunicato ai consumatori in modo largamente insufficiente”.

Pere Abate di Opera pronte per approdare sui mercati
Il canale dell’ingrosso va ad affiancarsi al già rifornito canale della Gdo — che veicola il 55% dei volumi di pera, —  già diffusamente servita da più di due mesi.
“Il prodotto si presenta bene ed è bello, anzi bellissimo”, dice Granata. “Le aspettative sono buone ed i nostri soci sono per il momento abbastanza soddisfatti di quanto è stato possibile fare in questi primi 121 giorni di attività di Opera. Ma ovviamente siamo solo all’inizio. Vedremo ora cosa sapremo fare e quello che riusciremo a guadagnarci sui mercati nel corso delle prossime settimane, mesi ed anni. L’obiettivo di medio termine? Semplice: esprimiamo un terzo circa della produzione nazionale di pere e puntiamo quindi, gradualmente, a coprire un terzo della quota del mercato italiano…”.
“Abbiamo un prodotto premium, ma vogliamo proporre un ottimo rapporto qualità-prezzo: Opera è probabilmente la pera migliore, ma il suo prezzo la renderà accessibile a molti, anche se magari non proprio a tutti…”, conclude Granata.