Come scegliere le pere e conservarle al meglio

Come scegliere le pere e conservarle al meglio

La pera è un frutto che offre al palato sensazioni di estrema dolcezza o più acidule ma sempre gradite ed è amata da grandi e piccini. Il motivo è presto detto: è buona, versatile e ricca di proprietà. È perfetta da mangiare a conclusione di pranzi o cene ma anche come spuntino spezza fame oppure a colazione. Assicura infatti una veloce iniezione di energia e fa bene anche alla digestione. Esiste una grande varietà di pere e spesso non è semplice riconoscerle tutte e saperle acquistare. In questo articolo diamo dei tips per capire come sceglierle ma soprattutto come conservarle correttamente a casa, per assaporarle al momento giusto.

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Come si scelgono le pere: guida all’acquisto

Ragazza di spalle con sacchetto di pere Opera su sfondo rosso

Molti si domandano quando si raccolgono le pere. Il periodo di raccolta di questi deliziosi frutti va da luglio a settembre a seconda della varietà ed è possibile quindi iniziare a vedere i primi frutti estivi sugli scaffali del supermercato o del mercato, già dall’estate.
Ma come si scelgono le pere? Ecco alcuni consigli per riconoscere ciascuna delle varietà, a partire dall’aspetto.

Molte pere si caratterizzano per un colore della buccia che oscilla dal giallo al verde: vediamo quali sono.

C’è ad esempio la più amata dagli Italiani, la pera Abate Fetel, che ha la caratteristica forma ‘a collo di cigno’: il suo colorito oscilla tra il verde il giallo e presenta le caratteristiche lenticelle ruggine. Anche la pera Williams ha un colore di fondo della buccia variabile dal verde al giallo, in relazione allo stato di maturazione (dove più giallo indica una pera più morbida e matura), mentre per quanto riguarda il suo aspetto, a differenza della pera Abate, è più bassa ed ha la classica forma ‘a fiaschetto’.

C’è poi la classica  pera invernale, la Decana,: Il suo colore è verde chiaro al momento della raccolta,  che passa al giallo-verde mentre raggiunge la maturazione ideale per il consumo. Spesso ha anche dei rossori sulla buccia, segno che è stata “baciata dal sole”. Si riconosce subito al banco dell’ortofrutta per il suo picciolo corto, ricoperto dalla tipica goccia di ceralacca rossa (una volta usato per impedirne l’avvizzimento e prolungarne la vita, oggi in uso per valorizzarla come prodotto pregiato).  La pera Conference è una pera verde ma abbastanza “rugginosa”, perfetta per il consumo quando il suo colore vira verso il giallo-verde. La polpa è più dolce nei frutti più gialli. Per quanto riguarda la pera Santa Maria, varietà estiva fresca e succosa, è una pera tondeggiante con una buccia liscia, priva di rugginosità e che spesso si distingue per la “faccetta rossa”. Il livello di maturazione ottimale in questo frutto è individuabile dalla colorazione tendente al giallo.

Ci sono poi alcune varietà di pere che presentano invece una buccia dal colorito marrone o rossastro. Di questa categoria fa sicuramente parte la pera Kaiser: la cui buccia va dal marrone scuro (tipico del momento della raccolta) al giallo ruggine, ovvero quando i frutti sono allo stadio di maturazione ideale per il consumo. I frutti sono di dimensione medio-grande e il picciolo è spesso, lungo e ben lignificato. La polpa è soda e particolarmente aromatica. Se siete interessati alla pera Carmen, allora state cercando frutti dal sapore fresco e dolce, dalla dimensione medio-piccola, il cui colore di fondo è un bel verde chiaro con striature rosso-rosate. Molto pregiata la varietà di pera Falstaff, la cui diffusione è circoscritta ad alcune zone dell’Emilia-Romagna: si distingue per il colore di fondo rosso scuro della buccia, che copre oltre metà della superficie e dal suo gusto dai sentori speziati. Infine la pera Max Red Bartlett, più conosciuta come “Williams rossa”, che si riconosce dalla forma ‘a fiaschetto’ e dalla colorazione rossa striata. Tanto più avanzata è la maturazione e tanto più pronunciato sarà il viraggio di colore della buccia da rosso cupo a rosso aranciato, così come le striature passeranno da una colorazione tendenzialmente verde ad una sempre più gialla.

Come capire se una pera è matura: il trucchetto del collo

Mano che tiene una pera opera su fondo legno

Quando si parla di scelta delle pere, ovviamente l’esame dell’aspetto esteriore risulterà fondamentale quando al banco della frutta del supermercato o del vostro fruttivendolo di fiducia si tratterà di scegliere quelle più adatte ai vostri gusti. Vi offriamo però anche un semplice consiglio da mettere in pratica – una volta rientrati a casa – per capire, quando maturano le pere. È il trucchetto del collo ed è un’operazione semplice per verificare il grado di maturazione delle pere che avete acquistato, per gustarle al momento giusto: basterà infatti fare una pressione leggera sul collo del frutto con il pollice, poco sotto il picciolo. Quando si avverte che la polpa inizia a cedere, vuol dire che ci siamo! Nel caso in cui abbiate acquistato frutti ancora un po’ “indietro” niente paura, ecco un consiglio su come far maturare le pere: mettetele in un sacchetto di carta ben chiuso e lasciatele qui per un massimo di 4 giorni [1].

È importante ricordare che questo tipo di test deve necessariamente essere effettuato solo una volta a casa, per salvaguardare la qualità delle pere, la cui buccia è molto delicata e sensibile ad urti e sfregamenti.

Come conservare le pere a lungo

Se avete fatto una buona scorta di frutta e volete conservarne la bontà più al lungo possibile, la cosa migliore da fare è conservare le pere in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore (quindi è sconsigliato mantenerle in bella vista, esposte alla luce diretta del sole, o in cucina, dove solitamente la temperatura può alzarsi a causa dei fornelli). Dunque, come conservare le pere al naturale? Volendo si possono anche conservare le pere in frigo: si tratta di un’abitudine diffusa, l’importante è comunque sfruttare il cassetto della frutta in basso (in frigo la pera si conserva fino a due settimane). Volendo, le pere possono essere conservate anche in cantina o in garage, a patto che questi luoghi siano asciutti, freschi e privi di umidità.

E a proposito di conservazione, volete sapere come non fare annerire le pere una volta tagliate? Se le avete sbucciate e le state conservando per utilizzarle nella vostra ricetta preferita, basterà passare sulla superficie del frutto un po’ di succo di limone, che aiuterà la conservazione [2]. Nella vostra routine quotidiana vi servirà anche sapere come conservare le pere al naturale.

Si possono congelare le pere?

Sebbene le pere siano un frutto, e come tale consigliamo di gustarlo prevalentemente al naturale o impiegato in ricette sfiziose, sono in molti a chiedersi se sia possibile congelare le pere, preservandone le qualità a lungo nel tempo. La risposta è sì ed ecco come [3]. Per prima cosa lavate e tagliate le pere, eliminando il centro. Portate a bollore una pentola d’acqua dove aggiungerete succo di limone. Le pere dovranno restare sode: la cottura è 5 minuti al massimo. Scolate e fate raffreddare, poi mettere le pere in congelatore in apposite buste (è possibile conservarle così anche 8 mesi).

Cosa fare con le pere in cucina

Torta di pere su base nera, pere Opera e cacao

Ci si può sbizzarrire con gli abbinamenti con le pere in cucina: questo frutto si può impiegare in tante preparazioni. Combo ideale è quella composta da pere e formaggio ma pure il mix di pere e cioccolato apre la porta a piatti gourmet per ogni occasione. Hai delle pere Opera® e non sai come sfruttarle? Tra le nostre ricette troverai tra i vari spunti un grande classico: le pere cotte nel vino. Il gusto della pera inoltre si sposa con quello del pesce, ad ogni modo le combinazioni dolci restano tra le preferite. Pere sciroppate e marmellata di pere non conoscono stagione, senza dimenticare le importanti e benefiche proprietà delle pere cotte.


 

*1: Fonte: Wikihow
*2: Fonte: Blog Giallo Zafferano
*3: Fonte: Blog Cookaround